In questa videolezione del corso online "Giornalismo scientifico, tra fake news e fact checking" del giornalista Gianluca Dotti, vedremo come comunicare un argomento scientifico, considerando una serie di "equilibrismi" a cui fare attenzione quando si scrive di scienza e innovazione.
I principali "opposti" entro i quali muoversi nel giornalismo scientifico sono:
Potenzialità vs limiti
Soprattutto se parliamo di ricerca in ambito medico, ma anche tecnologico e delle innovazioni in generale, dobbiamo sapere che ogni innovazione ha sempre tante potenzialità, applicazioni, utilità pratica immediata o futuribile, ma allo stesso tempo questa innovazione avrà anche dei limiti (economici, temporali, di utilizzo, diffusione ecc.) che vanno raccontati.
Scientismo vs relativismo
Sono entrambi due deviazioni rispetto alla corretta divulgazione scientifica.
Lo scientismo è la fiducia cieca nella scienza e l'idea che tutto quello che dice uno scienziato sia vero, incontestabile e inconfutabile per sempre (il metodo scientifico invece procede per tentativi, errori ed esperimenti, quindi fa parte del metodo stesso migliorare e far evolvere sempre la nostra conoscenza).
Il relativismo invece è la totale sfiducia nei confronti della scienza enfatizzandone gli errori fatti nel passato per delegittimarla, senza considerare che il metodo scientifico negli ultimi secoli ha permesso di produrre le maggiori conoscenze che noi abbiamo rispetto al mondo che ci circonda.
Credere vs dimostrare
La scienza non è una religione né un atteggiamento di cieca sottomissione a quello che qualcun altro ha detto, ma è un metodo, un sistema che porta - attraverso esperimenti, ipotesi, dimostrazioni - a produrre conoscenza. Avere fiducia nella scienza è sensato, ma altro è credere ciecamente in qualcosa, perché l'atteggiamento fideistico è contrario all'atteggiamento scientifico che è invece basato sulla dimostrazione e continua verifica.
Sfide/benefici vs rischi
Ogni impresa umana comporta dei rischi. Non c'è attività che possiamo fare nel corso della giornata che sia a "rischio zero". Ovvio che anche in ogni attività scientifica o tecnologica c'è un rischio, il punto è quantificare il rischio o includere il rischio in un bilancio rischi/benefici.
Prospettive vs stato dell'arte
C'è sempre da considerare la questione di quanto tempo servirà per arrivare ai risultati previsti. Quindi il fattore tempo è un fattore chiave che è importante raccontare insieme alle prospettive futuribili di ogni singola applicazione.
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